Italia e Slovenia insieme per valorizzare, preservare e promuovere il patrimonio marittimo dell’Alto Adriatico, in un’unica destinazione transfrontaliera

In occasione della prima riunione operativa tra partner, il Comune di Monfalcone ha ospitato la presentazione del progetto europeo Mare Superum, un’iniziativa transfrontaliera finanziata dal programma Interreg Italia – Slovenia, che unisce i due Paesi con l’obiettivo di valorizzare, preservare e promuovere il patrimonio marittimo dell’Alto Adriatico..
All’incontro hanno preso parte i rappresentanti dei partner di progetto, con l’on. Anna Maria Cisint, europarlamentare e consigliere incaricato all’Economia Blu del Comune di Monfalcone, Alvise Canniello, direttore Confesercenti Metropolitana Venezia–Rovigo, Matteo Masat, direttore di Confartigianato Venezia, Vros’ Hribar del Museo del Mare di Pirano, Peter Vidmar dell’Università di Lubiana, e Heidi Olenik dell’Agenzia di Sviluppo Regionale di Capodistria.
“Per Monfalcone, l’obiettivo del progetto è la valorizzazione del patrimonio legato alla cultura marittima cittadina, a cominciare dal Museo della Cantieristica, ma anche dei siti storici della vela e della nautica, delle attività legate alla presenza dei centri velici e nautici, del termalismo e delle nostre risorse naturalistiche – ha evidenziato l’on. Anna Maria Cisint.
Un ulteriore tassello importante nella strategia di sviluppo dell’economia del mare, in continuità con i progetti europei e di tutela ambientale che stiamo portando avanti da diversi anni . Abbiamo infatti creduto fin da subito nella possibilità di coniugare tradizione e innovazione, valorizzando la nautica sportiva e da diporto, e coinvolgendo maestri d’ascia, artigiani, professionisti e giovani, con la finalità di creare valore duraturo per il territorio”.
Mare Superum è un progetto europeo per il mare e i suoi saperi – del valore complessivo di 1.110.000 euro, di cui 179.510 euro destinati al Comune di Monfalcone – che punta a costruire un’identità turistica comune, basata su innovazione, inclusione sociale, coinvolgendo le realtà locali attraverso azioni pilota che si protrarranno per 30 mesi.
Si fonda su sei azioni principali che spaziano dalla campionatura ambientale alla mappatura cartografica dei luoghi marittimi, dal restauro e costruzione di imbarcazioni storiche e innovative, alla formazione professionale, fino alla promozione del turismo marittimo e alla digitalizzazione del patrimonio nautico, con una forte attenzione all’ambiente e alla sostenibilità.
Nello specifico, attraverso Mare Superum il Comune di Monfalcone sarà coinvolto in attività strategiche tra cui: la redazione del catalogo del patrimonio marittimo in formato digitale e 3D, accessibile online; la creazione di un programma formativo dedicato alle professioni del mare (maestri d’ascia, velai, restauratori ecc.); l’attivazione di una rete di operatori locali per promuovere le opportunità legate al turismo marittimo e ai relativi servizi; la partecipazione a due visite di studio transfrontaliere, per condividere esperienze e buone pratiche tra Italia e Slovenia.
Nell’ambito globale del progetto, verranno restaurate quattro barche storiche a cura del Museo del Mare di Pirano – tre a Pirano, tra cui il Galeb, e una barca storica veneziana utilizzata in passato per l’addestramento degli studenti dell’Università di Lubiana – e ne verrà realizzata un’imbarcazione completamente nuova, pensata per l’inclusione delle persone con disabilità e per facilitare l’accesso alla città di Venezia, attraverso uno scafo progettato per ridurre il moto ondoso, grazie al lavoro di Confartigianato Venezia.
L’Università di Lubiana, in collaborazione con il Museo del Mare, darà particolare rilievo alla digitalizzazione e alla conservazione dei dati sulle imbarcazioni storiche e curerà una mappatura del fondo marino sloveno per localizzare e documentare i relitti della Seconda Guerra Mondiale, con la creazione di modelli 3D e contenuti digitali da integrare in un museo virtuale.
L’on. Cisint ha inoltre sottolineato come le azioni previste rappresentino per Monfalcone un’occasione concreta di crescita con ricadute dirette sull’economia e sulla produzione locale, grazie alla sinergia tra Paesi: “L’importanza della partecipazione di Monfalcone – ha aggiunto – si misura anche nella qualità del partenariato, che porterà sul territorio competenze e pratiche di alto valore, da consolidare nella futura programmazione europea 2029–2035. Il progetto si inserisce perfettamente nella visione strategica della città, che si sta sempre più affermando come uno dei principali poli turistici regionali, grazie anche agli investimenti su Marina Julia e allo sviluppo di alcune realtà economiche con sede a Monfalcone, che hanno posto la città in una posizione crescente di leadership nella nautica e negli sport nautici, a cui si affianca il peso specifico di un intero settore della nautica che nella nostra città dà lavoro a 1.500 addetti e conta su quasi 5 mila posti barca”.
Ciao mondo!