San Domenico, progetto PINQuA: completate le opere strutturali con la posa del tetto, il cantiere prosegue in linea sui tempi previsti

Proseguono senza intoppi i lavori per il macro progetto di riqualificazione urbana nel quartiere di San Domenico, finanziato attraverso le risorse del PNRR – Next Generation EU. Oggi l’assessore all’urbanistica e alle Politiche abitative per l’Edilizia sociale Andrea Zini, insieme al Vicesindaco e Assessore al PNRR Alessandro Venanzi e all’Assessore alla Cultura Federico Pirone, si è recato in cantiere per un aggiornamento sul prosieguo dei lavori. Proprio negli scorsi giorni è stato raggiunto un primo importante traguardo per il completamento delle opere con la posa del solaio di copertura dell’intera struttura. Nel corso della visita la delegazione della giunta comunale è stata accolta dall’Amministratore delegato della Riccesi Holding, incaricata delle costruzioni, Donato Riccesi e dal direttore ai lavori, l’architetto Braccio Oddi Baglioni.
I lavori, dopo le bonifiche, le demolizioni e le opere strutturali, stanno procedendo a spron battuto e ad oggi il cantiere è in linea rispetto al cronoprogramma previsto.
Il nuovo complesso abitativo: attenzione alle famiglie e sostenibilità energetica
Il nuovo complesso abitativo che sorgerà tra via Derna e via della Faula rappresenta un progetto strategico di rigenerazione urbana e sociale per la città.
“A lavori ultimati, il complesso ospiterà oltre 70 nuove famiglie, pari a circa 200 persone, che andranno a ripopolare l’area di San Domenico, beneficiando di soluzioni abitative moderne, funzionali e attente alla sostenibilità ambientale”, ha commentato l’Assessore all’Urbanistica Andrea Zini. “Quando ci siamo insediati, il progetto che abbiamo ereditato non era adatto alle esigenze di questo quartiere. Per questo – spiega Zini – lo abbiamo modificato notevolmente, con un investimento aggiuntivo di quasi un milione e mezzo di euro in più rispetto ai 20 già previsti dal PNRR. Abbiamo voluto un progetto più adatto alle famiglie, con più bilocali e trilocali, con più spazi verdi e aperture verso l’esterno, ma anche più accogliente e sostenibile con impianti che garantiranno il benessere delle famiglie sia durante l’inverno che durante l’estate”.
L’Amministrazione comunale, come detto, ha fortemente voluto che il progetto si caratterizzasse per l’elevata efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili: tutte le parti comuni, interne ed esterne, dell’intero complesso saranno infatti alimentate da energia elettrica proveniente da un impianto fotovoltaico con 45 megawatt di potenza installato sul tetto del complesso, mentre il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo saranno garantiti da un avanzato sistema a pompa di calore, reso possibile grazie a un finanziamento comunale integrativo di 1,4 milioni di euro. Tutti gli appartamenti avranno ottime prestazioni energetiche e saranno certificati come classe A.
Un progetto dal forte valore sociale
I nuovi appartamenti, oltre una settantina, saranno gestiti da parte dell’azienda territoriale per l’edilizia residenziale (ATER). Il progetto prevede inoltre ben cinque appartamenti destinati all’abitare possibile affidati alla Comunità Piergiorgio attiva nel quartiere da quasi 55 anni nel campo della solidarietà sociale e dello sviluppo integrale delle persone portatrici di handicap. Non solo: al pieno terra saranno realizzati nuovi spazi comuni pensati per favorire l’incontro, la socialità e la condivisione tra i residenti. Per quanto riguarda la destinazione d’uso di questi spazi, l’amministrazione comunale perfezionerà i dettagli dopo aver coinvolto direttamente il quartiere attraverso il consiglio di quartiere partecipato e il suo fitto tessuto associativo.
“San Domenico è un quartiere dove la socialità è vissuta in maniera differente rispetto ad altre zone della città”, ha spiegato il Vicesindaco e assessore al PNRR Alessandro Venanzi. “Si tratta di un quartiere residenziale dove la comunità è molto forte e dove il vicino di casa è realmente uno di famiglia. L’auspicio è che tutte le famiglie che vivevano in questo complesso facciano ritorno, godendo di un’area completamente riqualificata del quartiere. Riteniamo che la gestione del processo da parte di chi ci ha preceduto non sia stata adatta a un progetto che ha avuto impatto nella vita di molte persone. Noi ci siamo interfacciati in prima persona con il quartiere, abbiamo capito le necessità e ci siamo messi all’ascolto, rendendo il progetto più a misura di questa comunità”, ha commentato Venanzi.
Ciao mondo!