GDF PORDENONE: CONTROLLI AI “COMPRO ORO”. SANZIONATE 3 ATTIVITÀ

I Finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno condotto una serie di controlli alle attività di “compro oro” del Friuli Occidentale, scoprendo, in 3 di esse, gravi violazioni alla normativa di settore, il D.Lgs. 92/2017, tali da comportare l’applicazione di sanzioni da 13.000 a 130.000 euro.
I controlli – coordinati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pordenone ed eseguiti da tutti i Reparti dipendenti – hanno permesso di individuare gravi mancanze nella gestione delle attività economiche, tra cui la corretta identificazione della clientela e dei venditori di oggetti preziosi e l’omissione delle cc.dd. “segnalazioni per operazioni sospette”, obbligatorie quando si ritenga che la controparte privata stia ponendo in essere un’operazione di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo.
In un “compro oro” del capoluogo, le Fiamme Gialle del Gruppo di Pordenone hanno rilevato il mancato inserimento, nelle “schede di registrazione preziosi usati”, delle informazioni relative alla destinazione data agli oggetti, abbinata, in alcuni casi, alla mancanza delle previste immagini digitali. Il controllo ha, poi, permesso di contestare la superficiale esecuzione di un’operazione di acquisto e permuta preziosi che, per l’elevato valore (oltre 17.000 euro) e per l’imprecisa identificazione del cliente – peraltro residente in altra regione – avrebbe dovuto essere segnalata all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia. I Militari hanno, infine, riscontrato – in violazione agli obblighi di tracciabilità – l’esecuzione di permute di valore singolarmente superiore ad € 500. Nei confronti del soggetto controllato sono state, pertanto, contestate sanzioni da € 9.000 a € 90.000.
In un esercizio dell’avianese, gli stessi Finanzieri del Gruppo di Pordenone hanno riscontrato il mancato inserimento, nelle “schede di registrazione preziosi usati”, delle informazioni relative alla destinazione data agli oggetti, abbinata, in alcuni casi, alla mancata allegazione delle previste immagini digitali. All’operatore è stata contestata una sanzione amministrativa da € 2.000 a € 20.000.
In un’attività del maniaghese, i Finanzieri della Tenenza di Spilimbergo hanno, invece, riscontrato la violazione degli obblighi di conservazione dei dati acquisiti, contestando una sanzione amministrativa da € 2.000 a € 20.000.
Ciao mondo!